giovedì 30 maggio 2013

Oltreponte: Festa Riuscita!!!!!!!!!!!



CASALE- Nonostante la pioggia il quartiere di Oltreponte è riuscito ad organizzare la propria festa sabato 25 maggio. Realizzata insieme alla scuola elementare “XXV Aprile” la giornata ha visto impegnati i piccoli alunni con il mega concerto di fine anno allestito nel salone parrocchiale. Sempre al mattino, i volontari del comitato “SìAmo Oltreponte” erano presenti nei supermercati Dico e Conad per la raccolta alimentare a favore delle famiglie bisognose della parrocchia. Una raccolta lunga ma che ha dato risultati oltre le aspettative, un’autentica boccata d’ossigeno per le famiglie che purtroppo faticano ad affrontare le spese quotidiane, i nuclei famigliari bisognosi sono aumentati negli ultimi mesi: da una dozzina a oltre settanta! Il numero purtroppo continua ad aumentare. Nel pomeriggio la festa si è svolta all’interno del salone parrocchiale, gentilmente messo a disposizione dal parroco don Renato Dalla Costa che ha offerto ai presenti molti giochi d’abilità e lotterie a premi, particolarmente difficili e curiosi i giochi con le palline: “Tira dentro il Faccione” e “Centra il buco” in cui palline da ping pong dovevano essere tirate dentro due water.
Gli animatori del gruppo OPS hanno entusiasmato i bambini con i loro giochi, spettacoli pirotecnici e il trucco facciale, “Li ringraziamo tantissimo per la loro disponibilità- affermano i volontari del comitato- purtroppo il tempo non ci ha permesso di metterci in cortile, ma gli animatori sono stati molto genitli e bravissimi ad adattarsi allo spazio!”
La grande merenda infine a base di pane e nutella ha rifocillato i piccoli partecipanti, che hanno fatto anche piazza pulita delle torte preparate dalle mamme, sabato infatti oltre alla festa della scuola e del quartiere, la parrocchia ha festeggiato la fine dell’anno catechistico.
“Siamo molto soddisfatti di come è andata- affermano i volontari- ringraziamo le persone che hanno collaborato alla raccolta alimentare, la scuola “XXV Aprile”, don Renato e il gruppo OPS per la riuscita della festa, speriamo che il prossimo anno ci capiti una giornata serena”. La partita di basket tra “Vecchie Glorie” e “Us Oltreponte…trent’anni dopo” è stata rinviata a giugno.
Christian Pravatà



Eternit: lunedì 3 giugno la sentenza d'Appello, VOGLIA DI GIUSTIZIA



TORINO- Si sono concluse lunedì scorso le udienze del processo d’Appello. Ad una settimana di distanza dalla morte di uno degli imputati, il barone Louis de Cartier, i suoi difensori e quelli di Stephan Schmidheiny hanno portato in aula le ultime repliche. I legali difensori del barone hanno consegnato il suo certificato di morte e la Corte ha nominato un perito per accertarne l’autenticità in lingua fiamminga. Luigi Ferrando, responsabile UIL di Casale commenta così: “La morte del barone belga De Cartier, primo imputato nel processo Eternit giunto alla vigilia della sentenza di appello, rimette in discussione un iter processuale praticamente concluso. Davanti alla morte ci si inchina, sia pure senza ipocriti attestati di condoglianze, resta per noi la ricerca di un nuovo percorso per ottenere i sacrosanti risarcimenti per tutti i nostri assistiti. Come UIL valuteremo, di concerto con le altre associazioni e con le avvocature di paesi stranieri, tutti i percorsi, cause civili, o quant’altro può servire, dandoci disponibili anzi stimolando, ogni iniziativa che la circostanza imporrà”. Il calendario del processo non cambia, lunedì 3 giugno verrà pronunciata la sentenza d’Appello, in cui verrà dichiarato per il belga il reato estinto per “Morte del reo”, mentre si procederà verso lo svizzero.
Durante l’udienza di lunedì, i difensori di Schmidheiny, gli avvocati Astolfo Di Amato e Carlo Alleva hanno replicato alle tesi dell’accusa, ponendo l’attenzione sugli investimenti effettuati per la sicurezza degli stabilimenti. “Furono investiti circa 75 miliardi di lire- afferma la difesa- verso Eternit Italia, in gran parte spesi per la messa in sicurezza. Quindi non è corretto ciò che afferma l’accusa, secondo cui alla sicurezza fu anteposto il profitto, non è corretto. La condanna ha le sembianze di una manipolazione del diritto, conseguenza di una lesione al principio di legalità”. Secondo la difesa dunque fu manipolata la sentenza di primo Grado in cui gli imputati sono stati condannati a sedici anni di reclusione per disastro doloso ambientale permanente. Una replica che non regge, perché smentita dai fatti, sia perché la strage è stata causata (ed è ancora in atto) sia perché i difensori non sono riusciti a dimostrare come questa somma sia defluita in Eternit Italia.
Si guarda dunque a lunedì 3 giugno dove alle 9,30 verrà comunicato l’esito della verifica e nel pomeriggio i giudici leggeranno la sentenza. Da Casale si stanno predisponendo i pullman cui sono già iscritti oltre 300 persone, altri pullman arriveranno dalla Francia, presenti infine giornalisti da tutta Italia e dall’estero in particolare Svizzera e Belgio.
Christian Pravatà