martedì 30 aprile 2013

Oltreponte: quale futuro?



CASALE (c.p.)- Mercoledì 10 aprile è stata approvata in consiglio comunale la delibera riguardante il PRG preliminare relativo alle zone alluvionate '94 e 2000. Per quanto riguarda Oltreponte la classificazione risulta IIIB3. Questa classificazione di fatto impedisce la costruzione di nuovi edifici e in caso di rifacimento c'è l'obbligo di costruire su piloti lasciando vuoto il piano terra o al più utilizzarlo come garage. Naturalmente se ci sarà l'obbligo di assicurare gli stabili è possibile che i relativi premi saranno decisamente più onerosi. Gli abitanti del quartiere, in particolare il comitato SiAmo Oltreponte, non si sentono tuttavia tutelati da questa decisione: “L'intenzione è quella sacrosanta di salvaguardare le vite umane in caso di calamità alluvionale- affermano- cosa che in questo quartiere è successa nel 2000 per colpevoli inadempienze delle  autorità preposte al controllo e alla manutenzione degli argini. Ora viene detto che il quartiere potrà rinascere a nuova vita. Una cosa certa è che nessun imprenditore localizzerà un'attività produttiva in questo quartiere sia per i vincoli imposti sia per i costi di edificazione. Se l'attività fosse commerciale visto il tipo di costruzione occorre fare chiarezza sull'entità della tassa IMU e TARES dato che la superficie risultante occupata è il doppio della superficie utilizzata. Risulta quindi alquanto difficile una riqualificazione del quartiere”. Uno scenario che lascia poche soluzioni per il quartiere: “L'unica soluzione potrebbe essere abbattere le aree industriali dismesse e farne un parco e/o orti per quei pochi abitanti che rimarranno. Con queste prospettive saremo noi abitanti di Oltreponte a consigliare ai nostri figli e nipoti di trovare una sistemazione in una zona più "sicura" perché siamo poco considerati e tanto trascurati dal resto della città” concludono i membri del comitato. 

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