CASALE
(c.p.)- Mercoledì 10 aprile è stata approvata in consiglio
comunale la delibera riguardante il PRG preliminare relativo alle zone
alluvionate '94 e 2000. Per quanto riguarda Oltreponte la classificazione risulta
IIIB3. Questa classificazione di fatto impedisce la costruzione di nuovi
edifici e in caso di rifacimento c'è l'obbligo di costruire su piloti lasciando
vuoto il piano terra o al più utilizzarlo come garage. Naturalmente se ci sarà
l'obbligo di assicurare gli stabili è possibile che i relativi premi saranno
decisamente più onerosi. Gli abitanti del quartiere, in particolare il comitato
SiAmo Oltreponte, non si sentono tuttavia tutelati da questa decisione:
“L'intenzione è quella sacrosanta di salvaguardare le vite umane in caso di
calamità alluvionale- affermano- cosa che in questo quartiere è successa nel
2000 per colpevoli inadempienze delle
autorità preposte al controllo e alla manutenzione degli argini. Ora
viene detto che il quartiere potrà rinascere a nuova vita. Una cosa certa è che
nessun imprenditore localizzerà un'attività produttiva in questo quartiere sia
per i vincoli imposti sia per i costi di edificazione. Se l'attività fosse
commerciale visto il tipo di costruzione occorre fare chiarezza sull'entità
della tassa IMU e TARES dato che la superficie risultante occupata è il doppio
della superficie utilizzata. Risulta quindi alquanto difficile una
riqualificazione del quartiere”. Uno scenario che lascia poche soluzioni per il
quartiere: “L'unica soluzione potrebbe essere abbattere le aree industriali
dismesse e farne un parco e/o orti per quei pochi abitanti che rimarranno. Con
queste prospettive saremo noi abitanti di Oltreponte a consigliare ai nostri
figli e nipoti di trovare una sistemazione in una zona più "sicura"
perché siamo poco considerati e tanto trascurati dal resto della città”
concludono i membri del comitato.
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