Laura Curino con Romana Blasotti Pavesi e Bruno Pesce |
CASALE-
“Malapolvere”, lo spettacolo teatrale interpretato da Laura Curino ha
finalmente fatto tappa a Casale, città dove è ambientato e dalla quale da più
di un anno porta in giro per l’Italia il brutto dramma dell’amianto. Ispirato
al libro omonimo di Silvana Mossano (edizioni Sonda) Malapolvere è stato
portato in scena giovedì scorso e replicato venerdì mattina all’hotel Candiani
per le scuole casalesi.
Prima di cominciare Laura Curino ha poi rivolto i
ringraziamenti con una dedica particolare: “Ringrazio Romana, Bruno e tutti gli
altri membri dell’AFEVA per l’affetto mostratomi, lo spettacolo voglio
dedicarlo ai bambini che oggi (giovedì 2 maggio, ndr) hanno portato in scena al
Tartara “Attenti al polverino”. Loro sono la nostra speranza per il futuro e
con Malapolvere voglio abbracciarli tutti quanti”.
Parole di elogio da parte di Bruno Pesce e di Romana
Blasotti: “Quella che stiamo vivendo è una tragedia pesante- ha affermato
Romana- una lotta lunga nel continuo ricordo delle vittime. Casale ha
dimostrato grande coraggio e la gente ha grande sensibilità sul problema. Dopo
la senteza del 13 febbraio 2012 siamo prossimi alla sentenza d’Appello, ben
consapevoli di essere ancora all’inizio di un lungo cammino da fare tutti
insieme. Purtroppo ogni anno la gente continua a morire per mesotelioma,
vorremmo poter dire un giorno, grazie alla ricerca, che qui non si muore più a
causa dell’amianto. Dobbiamo far sapere a tutto il mondo cosa è successo qui,
perché in altri stati si continua a lavorare questa fibra killer”. Romana ha
poi ricordato come il processo abbia dimostrato che i dirigenti Eternit
sapessero della pericolosità dell’amianto e ha poi aggiunto un episodio:
“Giorni fa ho incontrato Cristina Bruno (giornalista spia di Schmidheiny,
radiata dall’Ordine dei Gionalisti) e ho provato soddisfazione nel vedere che
lei abbassava lo sguardo per far finta di non vedermi, piegata dalla vergogna.
Come lei spero che tutti coloro che negano la tragedia Eternit siano colpiti da
questa sensazione”.
Christian
Pravatà
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